L'Artista Guido Calori
Nato a Roma, autodidatta, cresciuto dalla bottega fino all’accademia, ha sempre difeso la libertà di pensiero e di espressione artistica, vicende intense e spesso avverse, perfino drammatiche:
- intorno al 1910 a Roma, contro i formalismi ed il potere imperante dell’Accademia romana, condividendo stenti e speranze con artisti (Balla, Boccioni, Severini), ma senza pervenire al distacco dalla figura e dai canoni classici ai quali è sempre rimasto fedele, pur impegnandosi per rinnovarli e superarli in una visione moderna con realizzazioni plastiche di grande efficacia;
- negli anni Venti a Firenze, contro il monopolio culturale di Ugo Ojetti, rivendicando spazi per quegli artisti che, pur valenti, non godevano della protezione del famoso allora direttore del Corriere della Sera;
- negli anni Trenta a Roma, contro il conformismo del regime fascista,
Per tali motivi la sua opera è una pagina ancora poco nota al grande pubblico, anche se riguarda vicende dell’arte italiana del Novecento che hanno influito in modo determinante su personaggi di primo piano della scultura e dell’arte in generale.
Sotto il suo insegnamento, a cui ha dedicato gran parte della sua vita (dal 1917 al 1955), nelle Accademie di Belle Arti di Firenze, Bologna, Napoli e Roma, sono cresciuti molti artisti italiani e stranieri, quali Marino Marini e Luciano Minguzzi, e letterati come Piero Bargellini, per citare solo i principali.
Schivo del successo e del guadagno facile, aveva per regola, alla quale è sempre rimasto fedele, di esporre le sue opere solo nelle mostre ufficiali e se invitato. Come una figura solitaria che ha molto influito nel suo ambiente in silenzio e senza nulla pretendere in cambio. Cosa che in alcuni periodi (1913-1919; 1932-1937) lo ha esposto alla proscrizione ed al dimenticatoio da parte dei potenti del momento.
Artista poliforme è stato scultore, pittore, decoratore, architetto, scrittore d’arte: unico artista ad avere vinto quattro premi dell’Accademia di San Luca in Roma, due per la scultura e due per la letteratura d’arte; il primo a soli diciassette anni.
Questo Museo raccoglie le opere da lui realizzate in linea con il suo sviluppo artistico e culturale, al di fuori dei numerosi lavori svolti su commissione che, anch’essi in silenzio, sono presenti in Italia (Roma, Firenze, Bologna, Orte, Assisi, Napoli, Salsomaggiore, Fiuggi, Montecatini, ecc.) ed all’estero (Londra, Washington, Calcutta, ecc.).
Un contributo per far conoscere adeguatamente una delle figure importanti del panorama artistico del primo Novecento italiano. Una testimonianza di una vicenda umana, intensa e travagliata, tutta legata ad una vita di artista che rivive nelle sue opere ed offre uno spettacolo singolare e vivo, come nel momento in cui ha avuto origine e passione.